Dal 1983 al 2001 il Centro Studi per l’Architettura nei Paesi Islamici ha pubblicato la rivista monografica:
Journal of the Islamic Environmental Design Research Centre. Chief Editor Attilio Petruccioli
Tutti i numeri della rivista sono consultabili gratuitamente presso il sito Archnet.org, e gli articoli che la compongono sono scaricabili individualmente in formato PDF.
TEORIA E METODO DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PER I PAESI ISLAMICI
Collana diretta da Attilio Petruccioli
Nell’architettura contemporanea gran parte della confusione e del disorientamento sono causati dalla difficoltà a trovare una alternativa a un individualismo orientato al mercato, al nichilismo modaiolo o allo storicismo da libro strenna.
La nuova serie di pubblicazioni offre uno spazio di dibattito sulla teoria e il progetto.
L’obbiettivo è di sviluppare una metodologia progettuale solida basata su una rigorosa analisi dei tessuti urbani. Nel processo progettuale la coscienza storica avrà un ruolo decisivo.
Il campo di interesse non è limitato al Dar al Islam, le terre amministrate dalla legge islamica, ma include paesaggi costruiti diversi, dal momento che la mobilità fisica ed intellettuale oggi rende difficile circoscrivere territori culturali.
La portata delle questioni discusse include il singolo edificio così come i tessuti urbani e il territorio, per via della integrazione di tutte le scale dell’ambiente costruito. In questa visione l’edificio è visto più come un elemento all’interno di un contesto più largo che un isolato oggetto estetico.
Temi centrali del dibattito sono lo studio morfologico delle città, sia come lettura che progetto edilizio, e restauro e conservazione del patrimonio architettonico.
- Sefarad. Architettura e urbanistica ebraiche dopo il 1492. A cura di A. Petruccioli, Como, Dell’oca, 1996.
Pubblicati con il patrocinio del AKPIA Aga Khan Program for Islamic Architecture at Harvard and MIT, Cambridge, Ma, Usa:
- Bukhara. The Myth and the Architecture. Edited by Attilio Petruccioli Cambridge, MA, AKPIA, 1999
- Typological Process and Design Theory. Edited by A. Petruccioli, Cambridge, MA, AKPIA, 1998
- Rethinking the XIXth Century City, Edited by A. Petruccioli, Cambridge, MA, AKPIA, 1999.
Pubblicati con il patrocinio del Dipartimento di Architettura e Ingegneria Civile del Politecnico di Bari:
- Attilio Petruccioli, After Amnesia. Learning from the Islamic Mediterranean Urban Fabric, , Bari, Icar, 2007. Disponibile presso Academia.edu e ResearchGate.
- Beyond The Wall. Notes On Multicultural Mediterranean Landscape. Edited by Petruccioli A., Sarro A., Bari, Unione Tipografica Editrice 2009. Disponibile presso Academia.edu e ResearchGate.
Attilio Petruccioli, Dar Al Islam. Architetture del territorio nei paesi islamici (Carucci Editore 1985).
Sefarad. Architettura e urbanistica ebraiche dopo il 1492, a cura di Attilio Petruccioli (Dell’oca editore, 1993).
Nel 1492 gli ebrei sefarditi lasciarono la Spagna. Alcuni si diressero in Nord Africa, altri a Ferrara in Italia e altri ancora alla corte del Sultano Ottomano. Tutti custodiscono tutt’ora gelosamente la chiave della casa spagnola.
Attilio Petruccioli, Fathpur Sikri. La città del sole e delle acque (Carucci Editore 1988).
AKPIA
Dall’introduzione (originale in inglese):
“Il quartiere del diciannovesimo secolo è una macchina efficiente, i cui luoghi pubblici e strade sono accuratamente progettati per la mobilità e il decoro urbano con una chiara separazione tra traffico pedonale e veicolare. Gli spazi verdi sono spesso tagliati in forme geometriche o naturalistiche e svolgono un ruolo ausiliario importante nella salute pubblica. La matrice di questo scenario è completata da un quadro in cui i servizi commerciali e culturali sono organizzati per essere facilmente accessibili dalle strade. Quartieri come Back Bay di Boston, Saint Germain a Parigi come rue d’Isly ad Algeri, testimoniano questo alto livello di qualità urbana grazie alla loro riuscita resistenza a così tante crisi di trasformazione urbana e spostamenti della popolazione. Il tessuto urbano del diciannovesimo secolo è rimasto quantitativamente e qualitativamente rilevante per la mutazione della città contemporanea, anche in un momento in cui le sfide dell’urbanistica moderna e dello sviluppo urbano stanno raggiungendo un’intensità mai conosciuta.”
Credo che un ritorno alla città organica del passato sia impossibile, anche nella forma riduttiva del diciannovesimo secolo. Tuttavia, credo che ci siano valori nella città del diciannovesimo secolo che dovrebbero essere incorporati nella città moderna.
Beyond the Wall. Notes on Multicultural Mediterranean Landscape, a cura di Attilio Petruccioli e Adriana Sarro.